Lo studio descrive la mutevole vivacità dei luoghi di lavoro, una vivacità fatta di conflitti e negoziazioni, di disincanto e resistenza, di soddisfazioni e paure. Gli individui che popolano le organizzazioni sono persone che vivono anche una realtà extra-lavorativa, che provano affetti ed emozioni, che hanno una propria fisicità. L’attenzione a questi aspetti restituisce autenticità alle insipide rappresentazioni di lavoratori e manager come figure astratte, senza anima e senza corpo, inadeguate ai fini di una didattica chiamata a confrontarsi in modo sempre più ravvicinato con la complessa realtà professionale.