Gli ultimi giorni. Stati che crollano nell’Europa del Novecento – Paolo Macry – Libro – Il Mulino
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | ultimi giorni. Stati che crollano nell'Europa del Novecento |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 351 |
| Pubblicato il | 2009 10 22 |
| Formato | |
| Pagine | 274 |
| Lingua | |
| Altezza | 124 |
| Larghezza | 197 |
| Spessore | 25 |
| Peso | 270 |
16,00 € Il prezzo originale era: 16,00 €.15,20 €Il prezzo attuale è: 15,20 €.
Esaurito
Gli ultimi giorni. Stati che crollano nell’Europa del Novecento – Paolo Macry – Libro – Il Mulino
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | ultimi giorni. Stati che crollano nell'Europa del Novecento |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 351 |
| Pubblicato il | 2009 10 22 |
| Formato | |
| Pagine | 274 |
| Lingua | |
| Altezza | 124 |
| Larghezza | 197 |
| Spessore | 25 |
| Peso | 270 |
16,00 € Il prezzo originale era: 16,00 €.15,20 €Il prezzo attuale è: 15,20 €.
Esaurito
Descrizione:
La storia del Novecento europeo è punteggiata di stati che crollano: dalla fine pressoché contemporanea dei Romanov, degli Asburgo e degli Hohenzollern, al termine della Grande Guerra, alla dissoluzione della Terza Repubblica francese nel giugno 1940, allo sfascio italiano del settembre 1943, fino alla dissoluzione dell’Urss e del suo impero europeo. Macry ricostruisce e discute questi “ultimi giorni”. Nei palazzi del potere e sulle piazze cittadine è un affollato teatro di avvenimenti individuali e corali. Di decisori che cercano di reagire al ritmo eccezionale assunto dalle cose. Di apparati di controllo che si sfaldano e rinunciano a usare la propria forza. Di comunità urbane che reagiscono al terremoto delle istituzioni che collassano, della quotidianità che si sbriciola sotto i piedi, dei valori pubblici e privati che si capovolgono. Con l’evidenza vivace della cronaca, gli ultimi giorni mostrano il cumularsi, come in un circolo vizioso, di errori politici, inefficienze amministrative, delusioni e antagonismi collettivi, smarrimenti psicologici. Ma nulla sembra predestinato. A Pietroburgo come a Vienna, a Berlino come a Mosca, nel 1917-18 come nel 1989-91, il gioco è aperto fino all’ultima mossa. Le partite della storia non sono mai un destino già scritto.