La meticolosità delle prescrizioni didattiche e la centralità della cultura classico-umanistica costituiscono gli aspetti più rilevanti di un modello educativo di straordinaria efficacia, elaborato per dare uniformità di indirizzo e di governo agli oltre quattrocento collegi sorti in tutta Europa, nei primi decenni di vita della Compagnia. Questi istituti, comprendevano, oltre le scuole pubbliche, frequentate spesso anche dai novizi dell’Ordine, il convitto per i nobili e il seminario per la formazione del clero secolare in cura d’anime: la Ratio studiorum realizzava così nella pratica quotidiana una koiné pedagogica in grado di corrispondere alle esigenze formative delle élites della società europea dei secoli XVII e XVIII.