Com’è dolce Parigi… o no!? – Antonio Caprarica – Libro – Sperling & Kupfer
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Com'è dolce Parigi… o no!? |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Pubblicato il | 2007 05 08 |
| Formato | |
| Pagine | 198 |
| Lingua | |
| Altezza | 135 |
| Larghezza | 135 |
| Spessore | 22 |
| Peso | 356 |
18,00 € Il prezzo originale era: 18,00 €.17,10 €Il prezzo attuale è: 17,10 €.
Esaurito
Com’è dolce Parigi… o no!? – Antonio Caprarica – Libro – Sperling & Kupfer
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Com'è dolce Parigi… o no!? |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Pubblicato il | 2007 05 08 |
| Formato | |
| Pagine | 198 |
| Lingua | |
| Altezza | 135 |
| Larghezza | 135 |
| Spessore | 22 |
| Peso | 356 |
18,00 € Il prezzo originale era: 18,00 €.17,10 €Il prezzo attuale è: 17,10 €.
Esaurito
Descrizione:
Arroganti, diffidenti, fissati nelle loro manie di grandezza oppure affascinanti, chic, ospitali? Qual è il vero volto dei francesi, i nosti cugini latini eterni rivali in cucina e nella moda? Un giornalista dichiaratamente anglofilo, vissuto per anni all’ombra di Buckingham Palace, si trova improvvisamente catapultato a Parigi, stretto, fin dal primo giorno, nella morsa dell’implacabile burocrazia, snobbato da commesse sdegnose che rifiutano di comprendere qualsiasi lingua diversa dalla loro, disorientato dal formalismo dei nuovi conoscenti e infine appesantito dalle salse che affogano ogni piatto. Al malcapitato non resta che vendicarsi con l’unica arma a disposizione: la penna. Eppure, proprio cercando conferme ai cliché meno generosi sul carattere e la cultura dei gallici, ecco affiorare la loro efficienza, il fascino delle città ricche di storia e la dolcezza delle campagne, il contagioso gusto della vita. Forse vale la pena capire meglio la vecchia Francia, provando a immergersi nei grandi avvenimenti come nella vita quotidiana: nel duello fra Ségolène Royal e Nicolas Sarkozy e nel giro di acquisti in uno dei variopinti mercati parigini; nella “battaglia del velo” delle giovani musulmane e nella realtà delle banlieue; nel declino degli intellettuali.