A voi che mi mancate tanto. Lettere di una madre alle figlie che non ci sono più – Anne-Marie Revol – Libro – Mondadori
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | A voi che mi mancate tanto. Lettere di una madre alle figlie che non ci sono più |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Pubblicato il | 2011 06 07 |
| Formato | |
| Pagine | 250 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 225 |
| Larghezza mm | 150 |
| Spessore mm | 24 |
| Peso gr | 440 |
18,00 € Il prezzo originale era: 18,00 €.17,10 €Il prezzo attuale è: 17,10 €.
1 disponibili
A voi che mi mancate tanto. Lettere di una madre alle figlie che non ci sono più – Anne-Marie Revol – Libro – Mondadori
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| Titotlo | A voi che mi mancate tanto. Lettere di una madre alle figlie che non ci sono più |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Pubblicato il | 2011 06 07 |
| Formato | |
| Pagine | 250 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 225 |
| Larghezza mm | 150 |
| Spessore mm | 24 |
| Peso gr | 440 |
18,00 € Il prezzo originale era: 18,00 €.17,10 €Il prezzo attuale è: 17,10 €.
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Descrizione:
È strano… Nel vocabolario, quando si perde il padre, la madre o entrambi i genitori, si dice che si è orfani”. Quando si perde la moglie o il marito, si dice che si è “vedovi”. In compenso, quando si perdono i propri figli non si dice niente. Non esiste una parola per designare questa condizione. E una cosa spaventosa al punto da non poter essere nominata?” Nell’estate del 2008, Anne-Marie Revol è al mare in Grecia con il marito per la prima, breve vacanza da “fidanzati” dopo la nascita delle due figlie, Penelope e Paloma, di tre e un anno. Le bambine si trovano con i nonni in montagna. La notte del rientro a casa, scoppia un incendio che uccide le bambine. Il legame tragicamente interrotto viene ricreato nelle pagine di questo libro, in cui in una sorta di diario prende vita il racconto quotidiano a Penèlope e Paloma di tutto quanto accade dopo la loro morte. Alla carta Anne-Marie affida, con estrema sincerità, le sue emozioni, ripercorrendo i giorni successivi alla perdita, l’elaborazione del lutto – anche grazie al supporto di uno specialista -, fino alla nascita di Lancelot, un anno dopo, idealmente affidato alla protezione delle sorelle. “Per la prima volta oggi, il vostro fratellino ha sorriso. Agli angeli. La sua bocca si è socchiusa, una fessura generosa ha rischiarato il suo viso meraviglioso, gli ha allungato gli occhi, arrotondato le guance. Papà e io siamo rimasti senza parole. Questa sera, mi piace pensare che gli angeli ai quali sorrideva foste voi.”
