SKU: 9788804611202

A voi che mi mancate tanto. Lettere di una madre alle figlie che non ci sono più – Anne-Marie Revol – Libro – Mondadori

Informazioni aggiuntive

Titotlo

A voi che mi mancate tanto. Lettere di una madre alle figlie che non ci sono più

Autore

Editore

Collana

Pubblicato il

2011 06 07

Formato

Pagine

250

Lingua

Altezza mm

225

Larghezza mm

150

Spessore mm

24

Peso gr

440

Rimaste solo poche copie!

Il prezzo originale era: 18,00 €.Il prezzo attuale è: 17,10 €.

1 disponibili

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A voi che mi mancate tanto. Lettere di una madre alle figlie che non ci sono più – Anne-Marie Revol – Libro – Mondadori

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A voi che mi mancate tanto. Lettere di una madre alle figlie che non ci sono più

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Descrizione:

È strano… Nel vocabolario, quando si perde il padre, la madre o entrambi i genitori, si dice che si è orfani”. Quando si perde la moglie o il marito, si dice che si è “vedovi”. In compenso, quando si perdono i propri figli non si dice niente. Non esiste una parola per designare questa condizione. E una cosa spaventosa al punto da non poter essere nominata?” Nell’estate del 2008, Anne-Marie Revol è al mare in Grecia con il marito per la prima, breve vacanza da “fidanzati” dopo la nascita delle due figlie, Penelope e Paloma, di tre e un anno. Le bambine si trovano con i nonni in montagna. La notte del rientro a casa, scoppia un incendio che uccide le bambine. Il legame tragicamente interrotto viene ricreato nelle pagine di questo libro, in cui in una sorta di diario prende vita il racconto quotidiano a Penèlope e Paloma di tutto quanto accade dopo la loro morte. Alla carta Anne-Marie affida, con estrema sincerità, le sue emozioni, ripercorrendo i giorni successivi alla perdita, l’elaborazione del lutto – anche grazie al supporto di uno specialista -, fino alla nascita di Lancelot, un anno dopo, idealmente affidato alla protezione delle sorelle. “Per la prima volta oggi, il vostro fratellino ha sorriso. Agli angeli. La sua bocca si è socchiusa, una fessura generosa ha rischiarato il suo viso meraviglioso, gli ha allungato gli occhi, arrotondato le guance. Papà e io siamo rimasti senza parole. Questa sera, mi piace pensare che gli angeli ai quali sorrideva foste voi.”

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