Letteratura e cristianesimo nel primo Novecento – Giovanni Colombo – Libro – Jaca Book
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Letteratura e cristianesimo nel primo Novecento |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 451 |
| Pubblicato il | 2008 01 01 |
| Formato | |
| Pagine | 191 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 230 |
| Larghezza mm | 150 |
| Spessore mm | 15 |
| Peso gr | 294 |
17,00 € Il prezzo originale era: 17,00 €.16,15 €Il prezzo attuale è: 16,15 €.
1 disponibili
Letteratura e cristianesimo nel primo Novecento – Giovanni Colombo – Libro – Jaca Book
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Letteratura e cristianesimo nel primo Novecento |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 451 |
| Pubblicato il | 2008 01 01 |
| Formato | |
| Pagine | 191 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 230 |
| Larghezza mm | 150 |
| Spessore mm | 15 |
| Peso gr | 294 |
17,00 € Il prezzo originale era: 17,00 €.16,15 €Il prezzo attuale è: 16,15 €.
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Descrizione:
Pur apparsi da decenni nel volume intitolato “Aspetti religiosi della letteratura contemporanea”, i saggi di Giovanni Colombo qui ripubblicati conservano tutta la suggestione dello spirito e dell’intenzione che li ha dettati. Sulla scia di Giulio Salvadori, l’autore mira a cogliere l’anima degli autori. Oltre l’interesse immediatamente storico e filosofico delle loro opere, egli si sofferma a ritrovare e a interpretare gli ideali e le ansie interiori ed esistenziali, che suscitano e muovono le loro opere. Così egli incontra Ibsen, con la sua “angoscia dell’impossibile autonomia”; Pirandello, con il suo “dramma della relatività”; Chesterton, con l’avventura della sua lucente e liberante ortodossia; Claudel, con la potente e sofferta evocazione della “lotta tra la Grazia e la natura” e con la celebrazione nell’arte del “mistero della Chiesa”; e infine Papini e Mauriac, il primo che “dall’inquietudine intellettuale riconduce l’uomo moderno a Cristo, infinita Certezza”, il secondo che “dall’inquietudine del cuore e dei sensi riconduce l’uomo moderno a Cristo, infinito Amore”. Qualcuno ha parlato di “cristocentrismo estetico” di Giovanni Colombo: infatti, egli era persuaso che poeti e scrittori si potessero intimamente intendere come testimoni o della felice presenza, o della drammatica assenza, o dell’inquieto e inconsapevole desiderio di Gesù Cristo, come senso e soluzione dell’esistenza.
