Non ti delego. Democrazia. Perché abbiamo smesso di credere nella loro politica – Aldo Schiavone – Libro – Rizzoli
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Non ti delego. Democrazia. Perché abbiamo smesso di credere nella loro politica |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Pubblicato il | 2013 04 03 |
| Formato | |
| Pagine | 125 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 210 |
| Larghezza mm | 130 |
| Spessore mm | 10 |
| Peso gr | 200 |
15,00 € Il prezzo originale era: 15,00 €.14,25 €Il prezzo attuale è: 14,25 €.
Esaurito
Non ti delego. Democrazia. Perché abbiamo smesso di credere nella loro politica – Aldo Schiavone – Libro – Rizzoli
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Non ti delego. Democrazia. Perché abbiamo smesso di credere nella loro politica |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Pubblicato il | 2013 04 03 |
| Formato | |
| Pagine | 125 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 210 |
| Larghezza mm | 130 |
| Spessore mm | 10 |
| Peso gr | 200 |
15,00 € Il prezzo originale era: 15,00 €.14,25 €Il prezzo attuale è: 14,25 €.
Esaurito
Descrizione:
La democrazia che abbiamo ricevuto dai nostri padri, e che a molti sembrava una forma definitiva e perfetta, è in sofferenza. Nell’intero Occidente, ma soprattutto in Italia, sono in crisi gli elementi essenziali del suo funzionamento: i partiti, le assemblee elettive, l’idea stessa della rappresentanza. La paura dell’ignoto e un malinteso senso del politicamente corretto ci impediscono di riconoscere che tutti i sistemi politici sono storicamente determinati, e che nessuno di essi – nemmeno il più fortunato può essere considerato come la fine della storia. La democrazia rappresentativa, nel modello che abbiamo conosciuto finora, è figlia delle rivoluzioni politiche ed economiche del Settecento e porta scritto sulla fronte le sue origini. Rispetto ad allora, oggi tutto è cambiato: socialità, lavoro, tecnologie, informazione. È difficile immaginare che questa grande trasformazione non si rifletta sulle istituzioni della politica, anche le più essenziali. È venuto perciò il momento di ripensare a fondo il rapporto cruciale fra popolo e sovranità, da cui dipende il nostro futuro. Nessuno ha la ricetta pronta, ma questo libro invita a riflettere con coraggio, a percorrere vie inesplorate, aperte su un modo nuovo di concepire la cittadinanza e su un uso diverso del suffragio universale, reso possibile dalla tecnica: non solo per delegare, ma per decidere.