SKU: 9788833924366

Primo, non curare chi è normale. Contro l’invenzione delle malattie – Allen Frances – Libro – Bollati Boringhieri

Informazioni aggiuntive

Titotlo

Primo, non curare chi è normale. Contro l'invenzione delle malattie

Autore

Editore

Edizione

Collana

Pubblicato il

2013 11 14

Formato

Pagine

352

Lingua

Altezza mm

145

Larghezza mm

223

Spessore mm

31

Peso gr

300

Il prezzo originale era: 26,00 €.Il prezzo attuale è: 24,70 €.

Esaurito

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Primo, non curare chi è normale. Contro l’invenzione delle malattie – Allen Frances – Libro – Bollati Boringhieri

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Primo, non curare chi è normale. Contro l'invenzione delle malattie

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2013 11 14

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Descrizione:

Considerato dagli psichiatri di tutto il mondo il testo imprescindibile di riferimento, il DSM (Diagnostic and Statistical Manual), pubblicato dalla American Psychiatric Association e tradotto in decine di lingue, è la fonte primaria che definisce il limite tra ciò che è normale e ciò che è patologico in relazione alla psiche. Passato attraverso quattro edizioni, il manuale è giunto ora alla quinta stesura, il DSM-5, ma questa volta la pubblicazione ha scatenato feroci e allarmanti polemiche. A capo dei critici più agguerriti si trova Alien Frances, l’autore di questo libro, scienziato autorevole e psichiatra tra i più apprezzati, che sa bene di cosa parla, dal momento che proprio lui aveva diretto la redazione del precedente DSM-IV. Secondo la sua analisi, precisa e convincente, la nuova edizione del manuale diagnostico rischia di fare più male che bene. L’impostazione del volume allarga infatti a tal punto lo spettro delle patologie psichiche da lasciare ben poco spazio alla “normalità”, che quasi scompare. Siamo tutti malati: un regalo alle industrie degli psicofarmaci e una resa di fronte alla crescente medicalizzazione della società, divenuta sempre meno capace di gestire serenamente fenomeni comuni, che sono sempre esistiti, come il lutto, l’invecchiamento o la naturale vivacità dei giovani. Si moltiplicano invece le diagnosi di patologie per ogni comportamento, perdendo in questo modo la visione pluralista dell’universo psichico e forse condannando in futuro milioni di persone a cure non necessarie. «Non medicalizziamo le differenze umane – ammonisce Allen Frances – celebriamole».

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