SKU: 9788838942679

Dizionario del bibliomane – Antonio Castronuovo – Libro – Sellerio Editore Palermo

Informazioni aggiuntive

Titotlo

Dizionario del bibliomane

Autore

Editore

Collana

Num. Collana

1214

Pubblicato il

2021 11 04

Formato

Pagine

520

Lingua

Altezza mm

170

Larghezza mm

121

Spessore mm

26

Peso gr

395

Il prezzo originale era: 16,00 €.Il prezzo attuale è: 15,20 €.

4 disponibili

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Dizionario del bibliomane – Antonio Castronuovo – Libro – Sellerio Editore Palermo

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Num. Collana

1214

Pubblicato il

2021 11 04

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520

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170

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Descrizione:

«Questo libro – avverte l’autore – racconta una nutrita serie di fatti inerenti all’amore per i libri, e tutti comprovano che si tratta di un mondo zeppo di ossessioni, frenesie, capricci e irragionevoli stramberie». Chi entra in queste pagine sprofonda subito nel lazzaretto dei morbi librari, tra le monomanie, le fobie, l’avidità e gli smodati vaneggiamenti che affliggono gli accumulatori di libri (siano essi collezionisti, cacciatori, predatori, semplici compratori, bibliofili, bibliomani, bibliofagi…); una moltitudine di figure crocifisse al proprio delirio: il libro inteso come oggetto materiale, come merce e come idea, mezzo o strumento. Tutto nasce da un’assurdità insita nella formazione stessa di una biblioteca: «Che senso ha affastellare libri, che costituiscono un pesante problema di conservazione e pulizia? Che senso ha se ognuno di quei libri verrà toccato sì e no ogni quindici anni?». Da questo ramo guasto germinano i frutti: i mille tipi di insania, le tante storie di persone reali, gli episodi stravaganti e spesso al limite dell’incredibile che queste pagine svelano. Dominati da una ironia affilata e non feroce, i brevi ritratti di Antonio Castronuovo bersagliano anche chi di libri vive: i librai, gli editori, gli scrittori. E svelano infine il paradosso di fondo: le fonti su cui s’incardina questo catalogo di morbosità sono a loro volta libri accumulati, alcuni rari, altri bizzarri, spesso del tutto superflui. E così, la figura del «biblio-patologo» che l’autore dichiara di voler fondare – e in cui furtivamente s’incarna – serve a diagnosticare il morbo da cui egli stesso è affetto: quello incurabile della bibliofilia.