SKU: 9788842814597

La fabbrica degli affetti. La Gerusalemme liberata dai Carracci a Tiepolo – Giovanni Careri – Libro – Il Saggiatore

Informazioni aggiuntive

Titotlo

fabbrica degli affetti. La Gerusalemme liberata dai Carracci a Tiepolo

Autore

Editore

Collana

Num. Collana

688

Pubblicato il

2010 03 25

Formato

Pagine

251

Lingua

Altezza mm

156

Larghezza mm

216

Spessore mm

18

Peso gr

431

Il prezzo originale era: 19,00 €.Il prezzo attuale è: 18,05 €.

Esaurito

SKU: 9788842814597

La fabbrica degli affetti. La Gerusalemme liberata dai Carracci a Tiepolo – Giovanni Careri – Libro – Il Saggiatore

Informazioni aggiuntive

Titotlo

fabbrica degli affetti. La Gerusalemme liberata dai Carracci a Tiepolo

Autore

Editore

Collana

Num. Collana

688

Pubblicato il

2010 03 25

Formato

Pagine

251

Lingua

Altezza mm

156

Larghezza mm

216

Spessore mm

18

Peso gr

431

Il prezzo originale era: 19,00 €.Il prezzo attuale è: 18,05 €.

Esaurito

Descrizione:

Armida si protende su Rinaldo armata di un lungo coltello. Lo odia, lo vuole uccidere. Cupido le trattiene il braccio, ma la mano sinistra della maga è abbandonata su quella dell’eroe addormentato, in un contatto che già la rende innamorata. Il blu e il rosso fendono la scena. Due passioni contrarie narrate da Torquato Tasso, raffigurate da Nicolas Poussin – attraversano la tela. La “Gerusalemme liberata” è il repertorio privilegiato degli affetti, a cui hanno attinto pittura, musica, danza, teatro in tutta Europa, a partire dal XVI secolo. Più che all’azione narrata, i pittori hanno rivolto l’attenzione alle complesse dinamiche passionali che il capolavoro tassiano racchiude in immagini letterarie e vi hanno colto i dispositivi di configurazione del nuovo affetto profano contrapposto all’affectum devotionis dei testi sacri. “La fabbrica degli affetti” indaga ciò che transita fra la parola poetica e le più interessanti opere che con essa hanno dialogato. Condensati in formule visive affiorano temi attuali come la contaminazione tra identità maschile e femminile, tra amore e guerra; il confronto tra le culture, tra violenza, conversione religiosa e presa di somiglianza con l’altro; l’esitazione dell’eroe moderno tra l’arena passionale e mondana della corte e il locus amoenus al riparo dalle passioni. E le sorprendenti implicazioni politiche dell’arte con i riti di corte e con tutte quelle pratiche attraverso cui il potere si costruisce e rafforza.