Il biglietto che esplose – William Burroughs – Libro – Adelphi
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | biglietto che esplose |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 213 |
| Pubblicato il | 2009 10 07 |
| Formato | |
| Pagine | 227 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 240 |
| Larghezza mm | 120 |
| Spessore mm | 10 |
| Peso gr | 330 |
18,00 € Il prezzo originale era: 18,00 €.17,10 €Il prezzo attuale è: 17,10 €.
1 disponibili
Il biglietto che esplose – William Burroughs – Libro – Adelphi
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | biglietto che esplose |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 213 |
| Pubblicato il | 2009 10 07 |
| Formato | |
| Pagine | 227 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 240 |
| Larghezza mm | 120 |
| Spessore mm | 10 |
| Peso gr | 330 |
18,00 € Il prezzo originale era: 18,00 €.17,10 €Il prezzo attuale è: 17,10 €.
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Descrizione:
È un viaggio lungo. A bordo ci siamo solo noi. Il viaggio cui allude William Burroughs nel “Biglietto che esplose”, pannello finale della sua celebre tetralogia, non è solo quello interstellare del metamorfico protagonista Bradly. E anche il viaggio conclusivo di una specie – la nostra giunta a una sorta di resa dei conti. Stretto tra invasioni venusiane (l'”Operazione Altra Metà”) volte a schiavizzarlo e una polizia segreta che vuole sotto-porlo a un controllo onnipervasivo, il Sapiens si destruttura e trasforma definitivamente in un’intercapedine organico-tecnologica, con ragazze-orchidea e ragazzi-raganella fluorescenti – veicoli di agenti virali e droghe alienanti -, registratori e telescriventi atti a manipolare istinti e linguaggi. Unico elemento di resistenza: gruppi clandestini come i partigiani diretti da Saturno. Intorno, uno scenario putrido e fantastico insieme – vero acme della visionarietà di Burroughs – con “città dalle consunte strade marmoree “sormontate da cupole di rame, immani terre verdi in cui ogni filo d’erba luccica” come incastonato nel cristallo “e stagni e canali artificiali” che riflettono galleggianti ornati di fiori”, il tutto avvolto e tiranneggiato da un ” buio pesto da pellicola sottoesposta “.
