È una fredda serata di novembre e l’abside della Basilica di San Pietro risuona dei toni di una solenne celebrazione in latino. All’improvviso, l’austera quiete della Basilica è rotta da un urlo, quando un uomo, che sarà poi identificato nel principe Ludovico Raspanti, precipita dal balcone interno della cupola. Rapidamente convocato, Aurelio Zen si trova subito coinvolto in una situazione dai contorni sfuggenti. Le autorità vaticane premono perché il caso venga chiuso al più presto con un verdetto di suicidio ma, di fronte ai troppi interrogativi irrisolti, Zen sente invece di essere soltanto all’inizio di un’indagine complessa e delicata, un’indagine che lo porterà sempre più a fondo nei misteri del Vaticano.