SKU: 9788870187229

L’estraneo. Ostilità e ospitalità nel pensiero del Novecento – Caterina Resta – Libro – Il Nuovo Melangolo

Informazioni aggiuntive

Titotlo

estraneo. Ostilità e ospitalità nel pensiero del Novecento

Autore

Editore

Collana

Num. Collana

96

Pubblicato il

2008 01 01

Formato

Pagine

123

Lingua

Altezza mm

140

Larghezza mm

212

Spessore mm

10

Peso gr

170

Il prezzo originale era: 15,00 €.Il prezzo attuale è: 14,25 €.

Esaurito

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L’estraneo. Ostilità e ospitalità nel pensiero del Novecento – Caterina Resta – Libro – Il Nuovo Melangolo

Informazioni aggiuntive

Titotlo

estraneo. Ostilità e ospitalità nel pensiero del Novecento

Autore

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Collana

Num. Collana

96

Pubblicato il

2008 01 01

Formato

Pagine

123

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140

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Descrizione:

Nemico (hostis) e ospite (hospes) provengono dalla stessa radice, il cui significato originario era quello di straniero. Questa figura, dunque, può costantemente oscillare tra ostilità e ospitalità, tra il nemico da rifiutare e combattere o l’estraneo da ricevere e accogliere. Proprio in questa oscillazione, più evidente appare il carattere perturbante dello straniero e di ciò che è estraneo, mostrando come il confronto con l’altro sia sempre la messa in questione di una identità presupposta, che si sente minacciata. A partire dai pensatori più radicali del Novecento: Schmitt, Heidegger, Lévinas, Derrida, Nuncy, i saggi raccolti in questo volume provano a scandagliare non solo l’origine della paura che proviene dall’Estraneo, ma anche a indicare i presupposti teoretici per superarla. Se il rifiuto e l’esclusione dell’altro sono funzionali alla ricerca di una identità pensata come appropriazione di sé e chiusura in sé, secondo una logica difensiva e immunitaria, d’altra parte questo paradigma, sottoposto a un paziente lavoro di decostruzione, mostra tutta la sua fragilità e debolezza, sia ontologica, che etica e politica. Se l’altro è costitutivo per la mia identità, ciò va inteso non nel senso di una logica dell’esclusione e della chiusura nei suoi confronti – le quali generano solo ostilità – ma nel senso dell’apertura e dell’ospitalità verso chi, già da sempre, mi ha reso e mi rivela straniero a me stesso.