Un’ultima stagione da esordienti – Cristiano Cavina – Libro – Marcos y Marcos
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | ultima stagione da esordienti |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 18 |
| Pubblicato il | 2012 03 08 |
| Formato | |
| Pagine | 255 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 110 |
| Larghezza mm | 168 |
| Spessore mm | 16 |
| Peso gr | 203 |
10,00 € Il prezzo originale era: 10,00 €.9,50 €Il prezzo attuale è: 9,50 €.
Esaurito
Un’ultima stagione da esordienti – Cristiano Cavina – Libro – Marcos y Marcos
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | ultima stagione da esordienti |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 18 |
| Pubblicato il | 2012 03 08 |
| Formato | |
| Pagine | 255 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 110 |
| Larghezza mm | 168 |
| Spessore mm | 16 |
| Peso gr | 203 |
10,00 € Il prezzo originale era: 10,00 €.9,50 €Il prezzo attuale è: 9,50 €.
Esaurito
Descrizione:
Erano tredicenni d’assalto: mettevano il calcio sopra ogni cosa. Il Dio del Calcio era il loro dio. E il Mister il suo profeta. L’estate macinavano polvere nel campetto di ghiaia. Appuntamento alle sette del mattino per la prima partita, e avanti fino a sera. Stava per cominciare la terza media, ma è solo un dettaglio. Era il calendario delle partite a scandire le tappe di un’avventura. Sprofondavano nella Bassa, sotto un cielo esagerato, circondati da milioni di peschi. Si inerpicavano tra i monti, su campetti gelati, in fondo a tornanti interminabili. Per scardinare squadre di geometri ben pettinati, che li disorientavano con finte, passaggi di prima e triangoli di perfezione assoluta. Per sopravvivere agli attacchi di Elliot il Drago, che aveva le cosce di Rummenigge, e quando cambiava passo staccava le zolle di terra dal campo. Scortati dalla Regina dello Sterrato, il furgoncino di George Balducci e una testa di cinghiale imbalsamata. Un tunnel che porta dritto a Borgo Ghibellino, una filiale dell’inferno. In una finale epica, dove ci si gioca il campionato e molto di più. Era il calcio che giocavano allora. Bruciava nel loro sguardo, e li faceva uscire dagli spogliatoi con i borsoni in spalla, fieri come i paracadutisti.
