L’epoca della vulnerabilità è un saggio originale e tagliente sul modo in cui la psicologia, con il suo linguaggio e le sue istanze, ha invaso le nostre vite. Nel corso degli ultimi trent’anni, ora in modo più esplicito ora in modo più subdolo, essa ha colonizzato gran parte delle nostre esperienze, capace di insinuarsi nei dettagli più remoti del quotidiano. La psicologia è diventata oggi il dispositivo dominante attraverso cui filtrare tutto ciò che ci accade. Ogni nostra esperienza e vicissitudine tende a essere ricondotta al linguaggio a senso unico della valutazione psichica. Il dominio della psicologia rivela di fatto l’avvento di una più vasta cultura terapeutica, di cui la psicologia è principale caposaldo e la vulnerabilità la sua chiave interpretativa.