Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà – Lea Melandri – Libro – Bollati Boringhieri
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Edizione | |
| Collana | |
| Num. Collana | 199 |
| Pubblicato il | 2011 03 03 |
| Formato | |
| Pagine | 176 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 115 |
| Larghezza mm | 195 |
| Spessore mm | 15 |
| Peso gr | 300 |
16,00 € Il prezzo originale era: 16,00 €.15,20 €Il prezzo attuale è: 15,20 €.
Esaurito
Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà – Lea Melandri – Libro – Bollati Boringhieri
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Edizione | |
| Collana | |
| Num. Collana | 199 |
| Pubblicato il | 2011 03 03 |
| Formato | |
| Pagine | 176 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 115 |
| Larghezza mm | 195 |
| Spessore mm | 15 |
| Peso gr | 300 |
16,00 € Il prezzo originale era: 16,00 €.15,20 €Il prezzo attuale è: 15,20 €.
Esaurito
Descrizione:
Nel comune sentire amore e violenza tendono idealmente a polarizzarsi: che cosa avrebbero da spartire lo slancio ardente verso l’oggetto del proprio desiderio e la brutale lacerazione dell’altro, la tenerezza e l’odio rabbioso, la passione vivificante e il gesto mortifero? In realtà il sentimento amoroso e l’atto violento si compenetrano da sempre, a partire dallo strappo che separa il maschio dal corpo di donna che lo ha generato. E sono intrecciati al punto da serrarsi in un nodo inestricabile che costituisce – sia per gli individui sia per i gruppi umani – il “fattore molesto” della civiltà. Con l’acutezza di sguardo di chi sa mettere a nudo le ambivalenze e le contraddizioni del rapporto di potere tra i sessi, Lea Melandri esplora la violenza reale e simbolica annidata all’interno delle relazioni più intime come la sessualità e la maternità. È su quel corpo con cui è stato tutt’uno, e con cui torna a fondersi nell’amplesso, che l’uomo si accanisce. Ma questa fuga estrema dal femminile che si perpetua, atavica, in ogni mano maschile levata sulle donne, conosce un’ultima contorsione, su cui Melandri invita a riflettere: l’attuale spazio pubblico femminilizzato sembrerebbe stemperare la “guerra tra i sessi”, mentre è soltanto una nuova forma di dominio, a conferma ancora una volta dell’asservimento che ha ridotto le donne a vita biologica, virtù domestiche, prestazioni ancillari.