«Avete qualcosa da mangiare?» Un pasto, il risorto, la comunità – Maurizio Marcheselli – Libro – EDB
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | «Avete qualcosa da mangiare?» Un pasto, il risorto, la comunità |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 2 |
| Pubblicato il | 2006 01 01 |
| Formato | |
| Pagine | 296 |
| Lingua | |
| Altezza | 240 |
| Larghezza | 120 |
| Spessore | 10 |
| Peso | 650 |
36,00 € Il prezzo originale era: 36,00 €.34,20 €Il prezzo attuale è: 34,20 €.
Esaurito
«Avete qualcosa da mangiare?» Un pasto, il risorto, la comunità – Maurizio Marcheselli – Libro – EDB
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | «Avete qualcosa da mangiare?» Un pasto, il risorto, la comunità |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 2 |
| Pubblicato il | 2006 01 01 |
| Formato | |
| Pagine | 296 |
| Lingua | |
| Altezza | 240 |
| Larghezza | 120 |
| Spessore | 10 |
| Peso | 650 |
36,00 € Il prezzo originale era: 36,00 €.34,20 €Il prezzo attuale è: 34,20 €.
Esaurito
Descrizione:
Il capitolo 21, posto a chiusura del Vangelo di Giovanni, è un testo straordinariamente ricco che racconta il manifestarsi del Risorto ai suoi. Si articola in due sezioni che descrivono, la prima, un’azione composita fatta di una pesca e di un pasto e, la seconda, un dialogo che colloca in primo piano la relazione di Gesù con Pietro e il discepolo amato. Lo studio muove dal convincimento, ormai largamente avvalorato dalla critica biblica, che si tratti di un capitolo inserito nel Vangelo a posteriori, ma con una precisa intenzionalità, e quindi affatto estraneo al telaio preesistente. L’obiettivo che l’autore si pone è precisare l’intenzione redazionale soggiacente a Gv 21, mettendo in luce il disegno impresso dal redattore al suo materiale e indagando la sistematica rilettura da lui offerta di motivi e passi dei capitoli precedenti. Il brano «mostra un evidente interesse missionario e pertanto risulta centrale nella prospettiva di una riflessione sugli aspetti fondativi dell’annuncio del vangelo: non solo dal punto di vista del suo contenuto, ma anche per il suo approccio al patrimonio giovanneo preesistente e come esempio di dialogo inter-ecclesiale – e dunque potenzialmente ecumenico – a motivo dell’articolato rapporto tra Pietro e il discepolo che Gesù amava, rappresentanti di comunità cristiane diverse che anziché a un conflitto approdano a una comunione, capace di salvaguardare identità e diversità» (dall’Introduzione).