Jacques Lacan – Massimo Recalcati – Libro – Feltrinelli
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Jacques Lacan |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Pubblicato il | 2023 10 24 |
| Formato | |
| Pagine | 224 |
| Lingua | |
| Altezza | 202 |
| Larghezza | 135 |
| Spessore | 24 |
| Peso | 236 |
16,00 € Il prezzo originale era: 16,00 €.15,20 €Il prezzo attuale è: 15,20 €.
Esaurito
Jacques Lacan – Massimo Recalcati – Libro – Feltrinelli
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Jacques Lacan |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Pubblicato il | 2023 10 24 |
| Formato | |
| Pagine | 224 |
| Lingua | |
| Altezza | 202 |
| Larghezza | 135 |
| Spessore | 24 |
| Peso | 236 |
16,00 € Il prezzo originale era: 16,00 €.15,20 €Il prezzo attuale è: 15,20 €.
Esaurito
Descrizione:
Aristotele è l’erede per eccellenza. Nessuno ha valorizzato come lui i predecessori, riconoscendo il debito nei loro confronti. La sua è una grande lezione sul pieno e sul vuoto della trasmissione, sulla consapevolezza di appartenere a un tempo e a un luogo in cui riecheggiano altri tempi e altri luoghi. Cosa può significare, oggi, ereditare Aristotele? È possibile accogliere l’antico senza finire vittime della commemorazione, intrappolati nei tediosi codici del canone? O non è forse tempo di disfarci di figure ingombranti del passato, proprio per emanciparci e far spazio al futuro? Eppure, forse il passato non ha esaurito il suo corso vitale. Forse non è stato compreso a fondo. Potrebbe così accadere che le figure dell’antico ci appaiano meno evidenti del previsto, che a ben vedere non si prestino a sommarie riduzioni. Ereditare, di Aristotele, insieme a dottrine e assiomi, anche i dubbi, le aperture, il mutismo, comporta prendere atto che la persistenza dei problemi non indica fallimento o paralisi. È un segnale della gravità delle domande fondamentali e della serietà richiesta nell’affrontarle. Comporta disimparare l’Aristotele ricevuto, sottrarlo dall’edificio della trasmissione tradizionale, riconoscere impasse e difficoltà, affinare l’ascolto. E, così facendo, tentare di cogliere nella parola antica l’alterità, la lontananza, ciò che deve essere ancora udito e che, forse, resta a venire. Nella coscienza che la cristallina elaborazione del pensiero razionale si fonda nella vita, non viceversa; e che la vita, a un tempo vulnerabile e immensa, resta indefinitamente eccedente rispetto al logos che pure la attraversa e le appartiene.