La persecuzione del bambino. Le radici della violenza – Alice Miller – Libro – Bollati Boringhieri
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | persecuzione del bambino. Le radici della violenza |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 539 |
| Pubblicato il | 2007 05 24 |
| Formato | |
| Pagine | 256 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 193 |
| Larghezza mm | 132 |
| Spessore mm | 16 |
| Peso gr | 303 |
19,00 € Il prezzo originale era: 19,00 €.18,05 €Il prezzo attuale è: 18,05 €.
1 disponibili
La persecuzione del bambino. Le radici della violenza – Alice Miller – Libro – Bollati Boringhieri
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | persecuzione del bambino. Le radici della violenza |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 539 |
| Pubblicato il | 2007 05 24 |
| Formato | |
| Pagine | 256 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 193 |
| Larghezza mm | 132 |
| Spessore mm | 16 |
| Peso gr | 303 |
19,00 € Il prezzo originale era: 19,00 €.18,05 €Il prezzo attuale è: 18,05 €.
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Descrizione:
Attraverso una rassegna di testi pedagogici degli ultimi due secoli, la Miller illustra i raffinati metodi di persuasione occulta messi in opera nella civiltà occidentale per piegare l’impetuosità e la caparbietà del bambino e indurlo a identificarsi con il progetto educativo dei genitori. Il bambino, costretto a reprimere la propria aggressività, non saprà da adulto reagire alle ingiustizie sociali e potrà accettare senza opporsi le imposizioni di sistemi totalitari. Tratto comune a coloro che hanno subito un’educazione repressiva è la necessità di riempire con esperienze abnormi il vuoto lasciato dalla rimozione emotiva e dalla perdita dell’identità. La Miller rievoca qui le vicende di tre personaggi a diverso titolo esemplari: Adolf Hitler; il criminale degli anni sessanta Jürgen Bartsch, assassino e seviziatore di bambini; Christiane F., autrice del libro “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino”, in cui ha raccontato la propria esperienza dell’emarginazione e della droga. In definitiva, l’educazione costituisce sempre – per la Miller un mascheramento di reali rapporti di potere e di bisogni propri dei genitori; l’unica possibilità, per il bambino, di crescere senza traumi e di sviluppare le proprie potenzialità creative, rimane legata a un comportamento empatico e “rispettoso” dei genitori nei suoi confronti.
