SKU: 9788876446108

La via di uno soltanto. Visita fantasma dell’atelier di Giacometti – Tahar Ben Jelloun – Libro – Libri Scheiwiller

Informazioni aggiuntive

Titotlo

via di uno soltanto. Visita fantasma dell'atelier di Giacometti

Autore

Editore

Collana

Pubblicato il

2009 05 21

Formato

Pagine

141

Lingua

Altezza mm

202

Larghezza mm

132

Spessore mm

13

Peso gr

257

Il prezzo originale era: 18,00 €.Il prezzo attuale è: 17,10 €.

Esaurito

SKU: 9788876446108

La via di uno soltanto. Visita fantasma dell’atelier di Giacometti – Tahar Ben Jelloun – Libro – Libri Scheiwiller

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Titotlo

via di uno soltanto. Visita fantasma dell'atelier di Giacometti

Autore

Editore

Collana

Pubblicato il

2009 05 21

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Pagine

141

Lingua

Altezza mm

202

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132

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Il prezzo originale era: 18,00 €.Il prezzo attuale è: 17,10 €.

Esaurito

Descrizione:

Nella medina di Fez c’è una strada così stretta che viene chiamata ‘la via di uno soltanto’. E la via di ingresso al labirinto, lungo e buio. I muri delle case danno l’impressione di toccarsi, in alto. Si può passare da un tetto all’altro senza sforzo. Anche le finestre si guardano e si aprono sulle reciproche intimità. Se ci si può infilare una sola persona per volta, è ovviamente escluso che ci possano passare gli asini, soprattutto se carichi. Quella strada è ben radicata nella mia memoria come un ricordo vivo. […] Osservando le statue di Giacometti, ho subito saputo che sono state fatte così, sottili e allungate, per percorrere quella via e persino per potersi incrociare senza problemi. Mi sembra addirittura di avercele incontrate, da bambino. Il cane di bronzo, così lungo, così scarno, radeva i muri, come si dice, con la sua orizzontalità rigida e interminabile, mentre un uomo filiforme camminava e la sua testa oltrepassava i tetti piani, illuminati da una luce forte. La via di uno soltanto era diventata, grazie a Giacometti, la strada per parecchi e gli animali potevano, pigramente, percorrerla come seguendo un filo tra due punti sconosciuti. Non esiste un genere per definire questo libro; se si dovesse inventarne uno, si potrebbe parlare di un breve “romanzo d’arte”. Un viaggio affascinante alla scoperta di uno dei giganti dell’arte del Novecento raccontato sul filo della memoria autobiografica, e sostenuto dalla scrittura di Tahar Ben Jelloun.