Lampadine socialiste e trappole del capitale. Come diventai sociologo – Giuseppe Bonazzi – Libro – Il Mulino
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Lampadine socialiste e trappole del capitale. Come diventai sociologo |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 298 |
| Pubblicato il | 2006 09 21 |
| Formato | |
| Pagine | 178 |
| Lingua | |
| Altezza | 214 |
| Larghezza | 127 |
| Spessore | 13 |
| Peso | 190 |
12,50 € Il prezzo originale era: 12,50 €.11,88 €Il prezzo attuale è: 11,88 €.
Esaurito
Lampadine socialiste e trappole del capitale. Come diventai sociologo – Giuseppe Bonazzi – Libro – Il Mulino
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Lampadine socialiste e trappole del capitale. Come diventai sociologo |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 298 |
| Pubblicato il | 2006 09 21 |
| Formato | |
| Pagine | 178 |
| Lingua | |
| Altezza | 214 |
| Larghezza | 127 |
| Spessore | 13 |
| Peso | 190 |
12,50 € Il prezzo originale era: 12,50 €.11,88 €Il prezzo attuale è: 11,88 €.
Esaurito
Descrizione:
Bonazzi narra qui le sue esperienze di ragazzo e studente, poi di uomo e studioso, a partire da quando – negli anni ’50 e ’60 – la sociologia non era ancora insegnata negli atenei italiani, fino ai cambiamenti epocali dell’università di oggi. Non soltanto una biografia intellettuale, dunque. Tra ironia e nostalgia, sono rievocate le baruffe di una certa sinistra torinese in quegli anni lontani, la vita quotidiana in una Camera del lavoro “imponente e squallida” dopo le sconfitte operaie, un’esilarante campagna elettorale nel 1957, la commozione in Unione Sovietica davanti alle “lampadine socialiste”, la scoperta di un’America provinciale e conformista, il tentativo di capire l’Italia delle fabbriche e del miracolo economico. Molti sono i volti noti che affiorano tra queste righe: da Nicola Abbagnano a Norberto Bobbio, da Siro Lombardini a Fausto Bertinotti, da Antonio Giolitti a Umberto Eco. Alle memorie pubbliche si intrecciano dei “fuori scena”, confessioni più intime in cui Bonazzi rievoca episodi e personaggi della sua giovinezza, e soprattutto va alla sofferta ricerca dei genitori perduti: il padre, “fascista estremo” morto in guerra quando l’autore era ancora bambino; la madre, la cui intransigenza religiosa sfocia in fobie ora infantili ora cupe. Un piccolo romanzo di formazione a più registri, nato dalla felice alchimia tra sensibilità sociologica e piacere della scrittura.