SKU: 9788860734754

Lo statista. Il ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo – Massimo Giannini – Libro – Dalai Editore

Informazioni aggiuntive

Titotlo

statista. Il ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo

Autore

Editore

Collana

Num. Collana

374

Pubblicato il

2008 11 19

Formato

Pagine

234

Lingua

Altezza mm

220

Larghezza mm

150

Spessore mm

22

Peso gr

387

Il prezzo originale era: 17,50 €.Il prezzo attuale è: 16,63 €.

Esaurito

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Lo statista. Il ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo – Massimo Giannini – Libro – Dalai Editore

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statista. Il ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo

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Num. Collana

374

Pubblicato il

2008 11 19

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Descrizione:

Le ultime cinque legislature saranno ricordate come il Ventennio berlusconiano: Silvio Berlusconi è infatti riuscito, sia da capo del governo che da leader dell’opposizione, a dettare la propria agenda di priorità. A questo atteggiamento la sinistra non ha saputo far altro che opporre delle risposte ondivaghe: a volte attraverso un antiberlusconismo intransigente, gridando al “regime”, e giudicando Berlusconi un “politicante” inadeguato a guidare il Paese; altre volte offrendo un’ambigua disponibilità a creare insieme regole condivise ma uscendone sempre sconfitta. Questi comportamenti si sono rivelati inadeguati dopo la vittoria elettorale del Popolo della libertà alle elezioni del 13 aprile 2008. Da quel momento si è aperta una nuova stagione: Berlusconi ha costruito un blocco elettorale solidissimo. In questo saggio, Giannini analizza il fenomeno Berlusconi secondo una metodologia nuova: rileva i tratti di originalità rispetto al passato del nuovo governo berlusconiano e dimostra come l’idea di una comunanza di modi tra il regime fascista e quello berlusconiano non sia per nulla peregrina, ma abbia delle solide basi. Infine si rivolge anche alla sinistra, e in particolare al Partito democratico, invitandolo a riflettere seriamente sulla sconfitta elettorale e a ricominciare da capo, perché Berlusconi si può battere solo se lo si comprende davvero, senza banalizzare lui e l’elettorato che rappresenta e allo stesso tempo sapendo rinnovare se stessi.

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