A bordo del brigantino inglese Beagle, in missione lungo le coste del Sudamerica, il capitano Robert FitzRoy e il naturalista Charles Darwin condividono compiti scientifici e lunghe ore di navigazione, ignari che quel viaggio avrebbe cambiato per sempre le teorie sulla genesi del mondo e il loro destino. Nel corso della spedizione, i temperamenti profondamente diversi del brillante ufficiale e del giovane studioso plasmano un’amicizia in cui rispetto, stima e affetto reciproci, si mescolano alla diffidenza e al risentimento. Un rapporto che, al rientro in Inghilterra, si trasforma in aperto conflitto. Quando le idee di Darwin cominciano a influenzare il pensiero religioso e scientifico dell’epoca, sovvertendo le arcaiche opinioni basate sull’incontrovertibile verità delle parole della Bibbia, FitzRoy inorridisce. Oppresso dall’obbedienza ai precetti della fede, dalla depressione e dalla delusione per non aver visti riconosciuti i propri meriti, la consapevolezza di aver contribuito a quei concetti sacrileghi spinge FitzRoy a togliersi la vita. In questo libro, entusiasmante come un romanzo, il viaggio che rivoluzionò i termini scientifici e religiosi di concepire il mondo e la genesi dell’uomo si fa biografia, avventura di mare e raffinata analisi di uno dei periodi più importanti della storia della scienza.