Non c’è Nord senza Sud. Perché la crescita dell’Italia si decide nel Mezzogiorno – Carlo Trigilia – Libro – Il Mulino
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Non c'è Nord senza Sud. Perché la crescita dell'Italia si decide nel Mezzogiorno |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Pubblicato il | 2012 06 07 |
| Formato | |
| Pagine | 155 |
| Lingua | |
| Altezza | 113 |
| Larghezza | 177 |
| Spessore | 17 |
| Peso | 155 |
10,00 € Il prezzo originale era: 10,00 €.9,50 €Il prezzo attuale è: 9,50 €.
Esaurito
Non c’è Nord senza Sud. Perché la crescita dell’Italia si decide nel Mezzogiorno – Carlo Trigilia – Libro – Il Mulino
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Non c'è Nord senza Sud. Perché la crescita dell'Italia si decide nel Mezzogiorno |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Pubblicato il | 2012 06 07 |
| Formato | |
| Pagine | 155 |
| Lingua | |
| Altezza | 113 |
| Larghezza | 177 |
| Spessore | 17 |
| Peso | 155 |
10,00 € Il prezzo originale era: 10,00 €.9,50 €Il prezzo attuale è: 9,50 €.
Esaurito
Descrizione:
Non avremo mai uno sviluppo solido e un’Italia più civile se nel Mezzogiorno non ci sarà una svolta e non si avvierà una crescita capace di autosostenersi. Nella difficilissima congiuntura presente non è più possibile sottrarsi a un interrogativo che vale il nostro futuro: perché non abbiamo saputo sciogliere il nodo del mancato sviluppo meridionale? Uno dei più attenti conoscitori del nostro Sud risponde che il problema non è economico e non dipende dalla carenza di aiuti, bensì dall’incapacità della classe politica locale di creare beni e servizi collettivi. La scarsa cultura civica, quel familismo amorale che proprio al Sud è stato “scoperto”, non è soltanto il retaggio di una storia remota, ma anche il frutto di ieri e di oggi, lasciato marcire dalla politica locale tollerata dal centro. Come spezzare questo circolo vizioso? Contro una visione salvifica del federalismo e un malinteso autonomismo, bisogna porre vincoli severi all’uso clientelare della spesa e delle politiche locali attraverso un controllo più stringente da parte dello stato centrale e dell’Unione europea.