Per violino solo. La mia infanzia nell’aldiqua (1938-1945) – Aldo Zargani – Libro – Il Mulino
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Per violino solo. La mia infanzia nell'aldiqua (1938-1945) |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 61 |
| Pubblicato il | 2010 01 14 |
| Formato | |
| tascabile | |
| Pagine | 237 |
| Lingua | |
| Altezza | 135 |
| Larghezza | 213 |
| Spessore | 16 |
| Peso | 261 |
12,00 € Il prezzo originale era: 12,00 €.11,40 €Il prezzo attuale è: 11,40 €.
3 disponibili
Per violino solo. La mia infanzia nell’aldiqua (1938-1945) – Aldo Zargani – Libro – Il Mulino
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Per violino solo. La mia infanzia nell'aldiqua (1938-1945) |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Collana | |
| Num. Collana | 61 |
| Pubblicato il | 2010 01 14 |
| Formato | |
| tascabile | |
| Pagine | 237 |
| Lingua | |
| Altezza | 135 |
| Larghezza | 213 |
| Spessore | 16 |
| Peso | 261 |
12,00 € Il prezzo originale era: 12,00 €.11,40 €Il prezzo attuale è: 11,40 €.
3 disponibili
Descrizione:
Per un ebreo italiano classe 1933 come Aldo Zargani il periodo che va dal varo delle leggi razziali fasciste nel 1938 al 1945 ha inevitabilmente un carattere duplice: sono gli anni della persecuzione e della paura ma anche gli anni favolosi dell’infanzia, anni fatali e fatati. In questo libro Zargani ripercorre le traversie sue e della sua famiglia in quei “sette anni di guai”: la perdita del lavoro del padre violinista, l’esclusione dalle scuole, l’espatrio fallito, la fuga da Torino attraverso il Piemonte, l’arresto dei genitori, il collegio, la deportazione dei parenti; ma se quell’esperienza si incide nella carne del bambino come una ferita immedicabile, la memoria che la rivisita sa tuttavia estrarne anche quella galleria di personaggi e situazioni comiche o grottesche che comunque abita l’infanzia, donde l’impasto impossibile di un “amarcord” ilare e luttuoso, di un “giornalino di Giamburrasca” che racconta una storia di spavento e dolore. Una prova di virtuosismo narrativo, certo, ma anche un modo vitale per liberarsi del peso di quell’esperienza e di trasmetterne la memoria: magari, da nonno a nipote, come una favola un po’ divertente e un po’ paurosa.
