Raccontare il postmoderno – Remo Ceserani – Libro – Bollati Boringhieri
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Raccontare il postmoderno |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Edizione | |
| Collana | |
| Pubblicato il | 1997 02 14 |
| Formato | |
| Pagine | 242 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 1500 |
| Larghezza mm | 2210 |
| Spessore mm | 160 |
| Peso gr | 300 |
25,00 € Il prezzo originale era: 25,00 €.23,75 €Il prezzo attuale è: 23,75 €.
Esaurito
Raccontare il postmoderno – Remo Ceserani – Libro – Bollati Boringhieri
Informazioni aggiuntive
| Titotlo | Raccontare il postmoderno |
|---|---|
| Autore | |
| Editore | |
| Edizione | |
| Collana | |
| Pubblicato il | 1997 02 14 |
| Formato | |
| Pagine | 242 |
| Lingua | |
| Altezza mm | 1500 |
| Larghezza mm | 2210 |
| Spessore mm | 160 |
| Peso gr | 300 |
25,00 € Il prezzo originale era: 25,00 €.23,75 €Il prezzo attuale è: 23,75 €.
Esaurito
Descrizione:
Quando, all’inizio degli anni ottanta, in Italia si comincia a parlare di postmoderno, il termine rivela una notevole capacità di espansione: attraversa molti campi del sapere, dall’architettura alla sociologia alla filosofia: si insedia stabilmente nei “media”; orienta, nel bene e nel male, il costume e i modi di abitare. Rispetto alla modernità, e alle sue potenzialità irrealizzate o ancora da realizzare, il postmoderno appare liberatorio, giocoso, frenetico, amante della combinatoria – di stili, di epoche, di metodi – e del virtualismo, e, in un certo senso, più “democratico”: smessa la distinzione moderna tra cultura elitaria e cultura di massa, è attratto dalla dimensione omologante del consumo e dagli spazi metropolitani in cui questo si esercita. Sebbene non ci sia stato dibattito su temi politico-culturali che non l’abbia doverosamente citata, da noi la questione del postmoderno è tutt’altro che definita, anzi stenta a trovare vera ospitalità soprattutto fra gli storici della cultura e della letteratura. Il libro di Ceserani è il primo, riuscito tentativo di porla al centro dell’attenzione. Opere narrative, categorie filosofiche, aneddoti rivelatori, prodotti di design: nulla è ignorato da questo documentatissimo “vademecum”, che fa uscire il postmoderno dalla nebulosa della moda linguistica.