Fragole a Natale, porcini in primavera, arance in agosto sono vere e proprie aberrazioni a cui non facciamo più caso, ormai abituati dalle forzature agronomiche e dalla globalizzazione alimentare a disporre di qualsiasi prodotto in qualsiasi stagione. Questo volume invita a riscoprire in modo semplice e diretto il valore dei ritmi della natura che oggi sono andati perduti a favore di quelli dei supermercati. Frutta e verdura di stagione sono più sani, più ricchi di principi nutritivi, giovano maggiormente al nostro organismo e vengono incontro ai suoi bisogni di varietà e di alternanza alimentari. Sono inoltre più saporiti: una melanzana maturata sotto il sole cocente di agosto è semplicemente più buona di una melanzana maturata in serra, ma anche gli invernali cavoli e cavolfiori danno maggiore soddisfazione se gustati nei loro mesi d’elezione.