SKU: 9788833922492

Scordatevi di essere vivi – Enea Fergnani – Libro – Bollati Boringhieri

Informazioni aggiuntive

Titotlo

Scordatevi di essere vivi

Autore

Editore

Collana

Pubblicato il

2011 09 15

Formato

Pagine

304

Lingua

Altezza mm

136

Larghezza mm

210

Spessore mm

24

Peso gr

334

Il prezzo originale era: 16,00 €.Il prezzo attuale è: 15,20 €.

Esaurito

SKU: 9788833922492

Scordatevi di essere vivi – Enea Fergnani – Libro – Bollati Boringhieri

Informazioni aggiuntive

Titotlo

Scordatevi di essere vivi

Autore

Editore

Collana

Pubblicato il

2011 09 15

Formato

Pagine

304

Lingua

Altezza mm

136

Larghezza mm

210

Spessore mm

24

Peso gr

334

Il prezzo originale era: 16,00 €.Il prezzo attuale è: 15,20 €.

Esaurito

Descrizione:

Il 10 dicembre 1943 l’esistenza dell’avvocato Enea Fergnani, antifascista di Milano, comincia a precipitare, il precipizio si fermerà solo un giorno di maggio del 1945, dopo che la gran parte dei suoi compagni di sorte avrà conosciuto una fine spaventosa. Le stazioni del calvario si chiamano San Vittore, Fossoli, Mauthausen. In ciascuna, la violenza che spossessa dell’umano gli imprime una nuova identità numerica: n. 869, n. 152, n. 82354, l’ultimo dei quali contabilizza la mattanza del lager. Fergnani pubblica la sua testimonianza di deportato a due anni esatti dall’inizio della vicenda, ed è tra i primi a mettere in pagina ciò che “farebbe torcere le viscere alle iene”. Mai una volta il vividissimo racconto arretra di fronte all’oltranza insostenibile, si tratti delle efferatezze degli aguzzini o dell’abiezione a cui il contagio del male spinge talora le vittime. Anzi la voce narrante si mantiene ferma nel non chiedere sollievo. “Voglio, se un giorno mi sarà restituita la libertà, che le ferite siano così profonde da non rimarginarsi più. Tutte le atrocità nazifasciste debbono lasciare un solco indelebile nella carne viva”. È il prezzo della giustizia, per sé e a nome di tutti i profanati e gli sterminati. Ma non c’è passo di “Scordatevi di essere vivi” in cui non pulsi, per antifrasi, la vita nella sua pienezza, disperata, illusa, perfino allegra, visionaria, e paradossalmente invulnerabile a due passi dal crematorio. Prefazione di Gherardo Colombo.

Potrebbero interessarti anche